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30 Gennaio 2013

Nuova Norma per impianti di ricarica: CEI 64-8 V1 in inchiesta pubblica

Il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) ha recentemente avviato l’inchiesta pubblica sul progetto di variante della Norma nazionale sugli “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua” – CEI 64-8; V1; il progetto contiene importanti novità riguardanti la ricarica dei veicoli elettrici.Questo Progetto contiene nuove Sezioni della Norma CEI 64-8:2012 nonché l’introduzione di una nuova prescrizione relativa alle modalità di connessione di componenti elettrici. In particolare l’aggiornamento riguarda:
– Parte 4, Sezione 442 “Protezione degli impianti contro i guasti tra sistemi di II e III categoria e la terra”;
– Parte 5, Articolo 526.4;
Parte 7, Sezione 722 – Alimentazione dei veicoli elettrici.

Il documento contiene prescrizioni relative ai circuiti previsti per alimentare i veicoli elettrici ai fini della loro carica e la protezione in caso di corrente che fluisce dai veicoli elettrici verso la rete di alimentazione privata e pubblica. La carica induttiva non è presa in considerazione.

Fra le varie prescrizioni, gli elementi più importanti sono:

MODI DI RICARICA (CEI EN 61851-1)

I modi di carica 3 e 4 dei veicoli elettrici, definiti nella Norma CEI EN 61851-1, richiedono un’alimentazione dedicata ed un’apparecchiatura di ricarica che incorpori i circuiti di controllo e di comunicazione.
I modi 1 e 2, definiti nella Norma CEI EN 61851-1, possono essere realizzati collegando un veicolo elettrico alle prese fisse dell’alimentazione di rete.
In Italia, nelle aree pubbliche e private accessibili al pubblico non sono ammessi i modi di carica 1 e 2.

FATTORE DI UTILIZZAZIONE E DI CONTEMPORANEITÀ

Considerando che nell’uso ordinario ciascun punto di connessione è utilizzato alla sua corrente nominale, il fattore di utilizzazione del circuito finale che alimenta direttamente il punto di connessione (ad esempio la presa fissa) deve essere posto uguale a 1.
Considerando che tutti i punti di connessione dell’impianto possono essere utilizzati simultaneamente, il fattore di contemporaneità del circuito di distribuzione deve essere posto uguale a 1. Comunque questo fattore può essere ridotto, se è disponibile un controllo del carico.
Per la connessione dei veicoli elettrici deve essere previsto un circuito dedicato.

PRESENZA DI ACQUA E DI CORPI SOLIDI ESTRANEI

Se il punto di connessione è installato all’aperto, l’apparecchiatura deve avere un grado di protezione almeno IP44, allo scopo di proteggerla dagli spruzzi d’acqua e dall’ingresso di piccoli oggetti.

URTI

Le apparecchiature installate in aree pubbliche e in parcheggi devono essere protette contro i danni meccanici. La protezione dell’apparecchiatura deve essere fornita con uno dei seguenti mezzi:
− la posizione o il punto devono essere scelti in modo da evitare danni causati da un qualsiasi urto ragionevolmente prevedibile;
− deve essere prevista una protezione meccanica locale o generale;
− l’apparecchiatura deve essere installata in conformità con il grado di protezione minimo contro gli urti meccanici esterni di IK07 (vedere la Norma CEI EN 62262).

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DIFFERENZIALE

Tutti i punti di connessione devono essere protetti singolarmente mediante un dispositivo differenziale con corrente differenziale nominale di intervento non superiore a 30 mA. I dispositivi scelti devono interrompere tutti i conduttori attivi, compreso il neutro.
Il dispositivo differenziale che protegge il punto di connessione deve essere almeno del tipo A. Nel caso di alimentazione trifase, si devono adottare misure di protezione sensibili alle correnti continue di guasto a terra, ad esempio dispositivi differenziali di tipo B.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI

Tutti i circuiti che alimentano un punto di connessione devono essere protetti singolarmente con un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti.

PRESE FISSE E CONNETTORI

Tutti i punti di connessione devono essere dotati di almeno una presa fissa o di un connettore conformi alla relativa Norma, ad esempio la Norma CEI EN 60309-1 e/o la Norma CEI EN 62196-1 dove la intercambiabilità non è richiesta, e la Norma EN 60309-2 o la Norma IEC 62196-2 dove la intercambiabilità è richiesta.
È possibile utilizzare anche prese a spina con corrente nominale non superiore a 16A conformi alla Norma nazionale.
NOTA 1 In Italia è richiesta l’intercambiabilità.
NOTA 2 In Italia, nel caso di utilizzo del modo di ricarica 3, è obbligatorio l’impiego di schermi o di sistemi di sicurezza equivalente per la protezione dei contatti di fase e di neutro delle prese fisse o dei connettori (vedere Norma CEI EN 61851-1:2012 paragrafo 11.3.2).

[divider_flat] Quest’ultimo punto rappresenta la novità più importante introdotta da questo progetto di Norma nazionale: si renderebbe infatti vietato l’utilizzo di connettori Tipo 2 per il modo di ricarica 3.

Ricordiamo che questo connettore è largamente utilizzato in tutti i Paesi Europei e, inoltre, la Commissione Europea ha qualche giorno fa espresso la volontà di uniformare in tutti i Paesi Membri il connettore di ricarica, scegliendo il Tipo 2 come standard unico.

Indipendentemente dalle scelte di parte o da requisiti tecnici aggiuntivi nazionali, l’obiettivo di standardizzazione a livello Europeo dovrebbe prevalere su ogni cosa, per non correre il rischio di trovarci, nei prossimi anni, con connettori (e quindi prodotti) differenti in ogni Paese, con tutte le difficoltà conseguenti in termini di diffusione e utilizzo dei punti di ricarica.
Tutti gli interessati possono inviare i propri commenti al CEI utilizzando il documento-modello scaricabile all’indirizzo:
www.ceiweb.it/documenti/FormularioIP.doc, all’indirizzo e-mail dt@ceiweb.it.

Tutti i commenti devono pervenire al CEI entro l’8 marzo 2013.

In allegato:
Progetto C.1113: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.

RIPRODUZIONE RISERVATA

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