Da quando è iniziata la diffusione delle auto elettriche in Italia e in Europa (2010-2011), è possibile trovare sempre più auto elettriche usate in commercio. Le auto elettriche usate possono essere un’ottima opportunità per superare l’assenza di incentivi auto elettriche, ma ci sono alcune particolarità che vi spiegheremo in questo articolo.
L’acquisto di un’auto usata può rappresentare un momento piuttosto difficile, ma le auto elettriche usate – per alcuni versi – possono semplificare la scelta.
Questa guida intende fornire gli elementi distintivi delle auto elettriche che riteniamo debbano essere conosciuti e capiti per meglio valutare l’acquisto delle auto elettriche usate.
Il tema è di grande attualità e importanza, a causa anche del fatto che in Italia – salvo qualche piccola eccezione – non ci sono incentivi auto elettriche disponibili per l’acquisto di veicoli nuovi.
Le auto elettriche usate sono quindi una buona opportunità per rendere un po’ più economico l’acquisto di questi veicoli.
Auto Elettriche Usate: è l’acquisto giusto per me?
Prima di valutare qualsiasi altro aspetto, è importare capire se un’auto elettrica è adatta alle tue necessità. Al momento, i problemi principali che riscontrano i proprietari di auto elettriche sono l’autonomia limitata e la possibilità di ricaricare il proprio veicolo elettrico. Se non hai a disposizione un box oppure un posto auto con la possibilità di installare una presa per la ricarica, il passaggio a un veicolo totalmente elettrico potrebbe essere molto difficile.
Non puoi ricaricare l’auto elettrica a casa e non puoi farlo sul posto di lavoro? Nel caso in cui nessuna di queste due strade sia da te percorribile, dovrai affidarti all’infrastruttura di ricarica pubblica, ma questa possibilità è realistica solo nelle grandi città e in alcune comunità locali che hanno mostrato più sensibilità delle altre per la mobilità elettrica.
Se sei sicuro di poter avere a disposizione un punto di ricarica (ad esempio una Wall-Box nel tuo garage o una colonnina di ricarica nel parcheggio aziendale), il prossimo aspetto da considerare è che tipo di percorrenze svolgi normalmente. Se percorri di frequente lunghe tratti autostradali, un’auto elettrica pura potrebbe non essere una scelta adatta (a causa dei consumi più elevati rispetto alle percorrenze urbane e alla scarsità di infrastruttura di ricarica rapida sulla Rete autostradale italiana). Se la maggior parte dei tuoi spostamenti si svolge in città oppure su tratte che non superano mediamente i 150 chilometri al giorno, allora un’auto elettrica è la scelta ideale.
Ovviamente ci sono eccezioni da considerare: alcuni veicoli elettrici hanno autonomie (e costi) decisamente maggiori rispetto alla media dei modelli disponibili in commercio; inoltre potresti considerare l’acquisto di un’auto elettrica ibrida plug-in, nel caso in cui ti muovi spesso su tratte che eccedono l’autonomia di un’auto elettrica media.
Modalità di ricarica
La ricarica delle auto elettriche avviene secondo modalità standard in tutta Europa, anche se ogni auto elettrica ha delle caratteristiche peculiari relative al sistema di ricarica.
Le più importanti sono sicuramente:
- tipologia di connettore montato sul veicolo (è necessario conoscere questo dato per scegliere opportunamente i cavi di ricarica e le stazioni di ricarica);
- potenza massima accettata dal caricabatteria a bordo veicolo (questa infatti determina i tempi di ricarica di quel particolare modello di auto elettrica).
Leggi la nostra Guida alla Ricarica per saperne di più sulle modalità di ricarica.
Se pensate di percorrere molti chilometri al giorno, dovreste privilegiare auto elettriche usate in grado di ricaricare velocemente presso le colonnine di ricarica pubblica o il proprio punto di ricarica privato. Qui i fattori da prendere in considerazione sono:
- la maggior parte della infrastruttura di ricarica pubblica in Italia è in corrente alternata (Modo 3 secondo IEC 61851); questo significa che la ricarica “passa” attraverso il caricabatteria a bordo veicolo, il quale determina la potenza massima accettata dal veicolo (ogni auto elettrica ha un caricabatteria a bordo con caratteristiche diverse). Alcuni veicoli elettrici ricaricano massimo a 3,7 kW sulle colonnine in corrente alternata, anche se la colonnina è da 22 kW.
- le stazioni di ricarica in corrente continua (Modo 4 secondo IEC 61851) sarebbero in grado di ricaricare velocemente la quasi totalità delle auto elettriche usate in commercio, ma questo tipo di colonnine è ancora piuttosto raro in Italia, quindi – ad eccezione di alcune zone più fortunate – questa modalità di ricarica non rappresenta una opportunità reale per i prossimi mesi/anni.
Nonostante l’assenza di incentivi auto elettriche statali, esistono alcune Regioni in cui sono previsti incentivi per l’installazione di punti di ricarica privati (Wall-Box). Anche se la spesa necessaria per l’installazione di una stazione di ricarica a casa o nel parcheggio aziendale non è molto elevata, questa forma di incentivo è sicuramente utile per agevolare l’acquisto di un veicolo elettrico (da verificare Regione per Regione se gli incentivi per l’installazione di Wall-Box di ricarica sono validi anche nel caso di acquisto di auto elettriche usate).
I vantaggi delle Auto Elettriche Usate
Le auto elettriche hanno molta meno usura e necessità di manutenzione rispetto ai veicoli a combustione tradizionali, grazie alla semplicità del motore elettrico e alla totale assenza di alcuni componenti che siamo abituati ad avere nei veicoli a combustione interna. Sotto molti punti di vista, l’acquisto di un’auto elettrica usata può essere assimilato all’acquisto di un veicolo nuovo (ovviamente bisogna considerare anche altri aspetti: chilometri percorsi, stato generale del veicolo, anno di immatricolazione).
Molto spesso i proprietari precedenti decidono di vendere la propria auto elettrica per passare a un nuovo modello con caratteristiche superiori.
Inoltre – di solito – un’auto elettrica non ha elevate percorrenze annuali, quindi è facile trovare tante auto elettriche usate con qualche anno di vita e pochi chilometri percorsi.
Per chi è alla ricerca delle occasioni migliori, la ricerca di un’auto elettrica usata all’estero potrebbe essere una buona idea: in Paesi come Francia e Germania esistono incentivi auto elettriche per l’acquisto di veicoli nuovi e i veicoli elettrici sono molto più diffusi che in Italia. Questo si traduce in quotazioni per l’usato significativamente più basse. Molti italiani hanno ottenuto risparmi notevoli acquistando un’auto elettrica usata all’estero, nonostante i costi aggiuntivi da sostenere per la ricerca, la selezione, l’acquisto, il trasporto e l’immatricolazione in Italia.
L’aspetto sicuramente più importante da prendere in considerazione per l’acquisto di un’auto elettrica usata è quanta capacità di carica hanno ancora le batterie.
Le batterie delle Auto Elettriche Usate
Prima di tutto, è importante capire il significato di due termini spesso utilizzati in questo settore: SOC e SOH.
SOC (State of Charge): è lo stato di carica della batteria e indica quanta energia è disponibile nella batteria. Il SOC viene indicato come una percentuale calcolata tra la carica disponibile e la capacità totale della batteria (0% = batteria scarica; 100% = batteria carica). Il SOC non rappresenta quindi la qualità o lo stato di conservazione di un pacco batterie, bensì ne rappresenta semplicemente lo stato di carica in un dato momento (a seguito di una ricarica completa, il SOC torna sempre al 100%).
SOH (State of Health): questo è lo stato di salute di un pacco batterie ed il dato importante da valutare durante l’acquisto di un’auto elettrica usata. Il SOH è un parametro che indica in quali condizioni si trova la batteria rispetto alle sue condizioni ideali ed è espresso in punti percentuali (100% = le condizioni reali della batteria sono identiche alle sue condizioni ideali / di targa).
Tipicamente, il SOH è 100% al momento della fabbricazione della batteria (o così dovrebbe essere) e diminuisce con il tempo e l’utilizzo.
Facciamo un esempio, considerando un’auto elettrica con una batteria da 30 kWh (realmente utilizzabili):
- se il SOH è 100% (ipotizzando quindi un veicolo nuovo), possiamo effettivamente utilizzare i 30 kWh della batteria, che si traducono in una percorrenza media pari a circa 200 chilometri;
- se il SOH è 90% (ipotizzando quindi un veicolo usato), possiamo utilizzare solo il 90% della capacità totale iniziale, quindi 27 kWh, che si traducono in una percorrenza media pari a circa 175 chilometri.
Il SOH diminuisce con il passare del tempo e con l’utilizzo della batteria (chilometri percorsi dal veicolo) e – una volta diminuito – non può più essere recuperato. Nell’esempio precedente, è come se quei 3 kWh (o quei 25 chilometri) siano stati persi per sempre a causa dell’usura del pacco batterie.
Il SOC è un parametro facilmente valutabile (molti veicoli lo indicano sul cruscotto) ma assolutamente non significativo per comprendere lo stato di salute di un’auto elettrica usata.
Il SOH sarebbe invece un dato molto importante da conoscere (perchè corrisponde di fatto all’autonomia che quel veicolo è in grado di avere), ma è molto difficile da ottenere (non è un dato mostrato dal computer di bordo del veicolo).
Per conoscere il SOH, è necessario collegarsi alla centralina elettronica del veicolo (lo può fare il Concessionario oppure esistono in commercio apparecchi in grado di trasmettere ad una applicazione per smartphone i dati della centralina via bluetooth).
Sicuramente non è un dato semplice da ottenere, anche considerando il fatto che stiamo parlando di un’auto elettrica usata, la cui disponibilità per prove e test dipende da quanto è disponibile il proprietario precedente.
Auto Elettriche Usate: consigli per l’acquisto consapevole
Abbiamo visto che ci sono molti vantaggi ad acquistare un’auto elettrica usata, dovuti principalmente alla più elevata aspettativa di vita rispetto ai veicoli a combustione interna.
La criticità maggiore riguarda sicuramente lo stato di salute della batteria di trazione; se dovesse risultare molto al di sotto del valore nominale, il veicolo avrebbe una autonomia decisamente scarsa rispetto a quella dichiarata dalla casa automobilistica. In questo caso, l’unica soluzione possibile sarebbe richiedere la sostituzione del pacco batterie, con costi potenzialmente proibitivi, soprattutto paragonati al prezzo di acquisto dell’auto elettrica usata.
Per eliminare o ridurre questa preoccupazione, ecco alcuni consigli che potresti seguire:
Laddove possibile, chiedi evidenza del parametro SOH.
Probabilmente avrai difficoltà ad ottenerlo ed in molti casi non riuscirai; ma ci sono molti proprietari di veicoli elettrici che lo misurano (o lo fanno misurare) con una certa frequenza, quindi in questi casi non dovresti avere troppe difficoltà a conoscerlo.
Considera che un SOH pari a 100% è puramente teorico (nemmeno i veicoli nuovi lo hanno). Normalmente i valori di SOH nei primi anni di vita del veicolo sono compresi tra il 90% e il 95%. Al di sotto del 90%, la differenza di autonomia rispetto al valore realistico di un pari veicolo nuovo inizia a sentirsi.
Ovviamente il valore accettabile dipende solo da te: il SOH si riflette unicamente nell’autonomia del veicolo, quindi se lo ritieni sufficiente per le tue esigenze, anche un valore di SOH più basso può andare bene (bisognerebbe però in qualche modo condizionare il prezzo di acquisto del veicolo al valore SOH).
Considera l’esistenza e la durata della garanzia residua sulla batteria
Molte auto elettriche hanno una garanzia separata per la batteria, solitamente molto più lunga rispetto a quella standard sulle altre parti del veicolo. Lo standard su molti veicoli elettrici in commercio è 8 anni oppure 160.000 chilometri e prevede la sostituzione del pacco batteria se il valore SOH scende al di sotto del 75%. Ogni veicolo ha le sue condizioni di garanzia sulla batteria, quindi esamina molto attentamente quelle del modello che stai acquistando usato. La garanzia sul pacco batterie potrebbe essere ancora valida e questo potrebbe risolvere del tutto il problema derivante da un SOH troppo basso.
Considera l’acquisto di auto elettriche usate con batteria a noleggio
Molti modelli in commercio consentono di scegliere – in fase di acquisto del veicolo – se acquistare anche il pacco batterie oppure noleggiarlo a fronte di un canone mensile (ad esempio: Nissan Leaf e Renault Zoe). Nelle condizioni del noleggio della batteria è indicato un valore di SOH al di sotto del quale il pacco batterie deve essere sostituito senza costi per il proprietario del veicolo. In questo modo il rischio di acquistare un veicolo elettrico con batteria usurata si azzera.
Considera il possibile upgrade della batteria offerto su alcuni veicoli
Alcuni modelli di auto elettriche in commercio hanno la possibilità di essere aggiornati con pacchi batterie più recenti. È il caso ad esempio delle “vecchie” Renault Zoe o BMW i3, per le quali si può acquistare il pacco batterie presente sui nuovi modelli in commercio nel 2017 (pagando ovviamente un prezzo per l’upgrade, normalmente inferiore al prezzo di una batteria nuova).
Quali sono e quanto costano le auto elettriche usate in commercio?
Ecco alcuni esempi relativi ai veicoli elettrici più venduti in Italia:
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Nissan LeafL’auto elettrica più venduta nel Mondo (anche in Italia), estremamente affidabile. |
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Renault ZoeUna delle auto elettriche più presenti in Italia, si distingue dalle altre per la sua capacità di ricaricare velocemente sulle colonnine pubbliche in corrente alternata (quelle più presenti in Italia – tipo ENEL). |
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BMW i3 (con Range Extender opzionale)Primo modello elettrico prodotto in massa dalla BMW, disponibile anche con Range Extender opzionale (un piccolo motore a combustione che ricarica la batteria in movimento quando è scarica). |
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Citroen C-ZeroUtilitaria full-electric molto adatta in ambito urbano, identica alle sorelle Peugeot iOn e Mitsubishi i-MiEV. |
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Smart ForTwo E.D.Versione totalmente elettrica della celebre Smart. |
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Tesla Model SAnche la Tesla Model S inizia ad avere un interessante mercato dell’usato, dovuto principalmente alla vendita del modello precedente per acquistare il modello successivo. |