La Commissione europea ha annunciato giovedì scorso un ambizioso pacchetto di misure volte a garantire la creazione di stazioni di combustibili alternativi in tutta Europa, con standard comuni relativi alla progettazione e all’utilizzo. Finora le iniziative prese in questo ambito avevano riguardato principalmente combustibili e veicoli, senza prendere in considerazione la distribuzione del combustibile. Gli sforzi fatti per fornire incentivi sono stati insufficienti e non coordinati.
L’uso di combustibili puliti è ostacolato da tre fattori principali:
1) l’elevato costo dei veicoli,
2) un basso livello di accettazione da parte dei consumatori,
3) la mancanza di stazioni di ricarica e rifornimento.
Si tratta di un circolo vizioso. Non vengono costruite stazioni di rifornimento perché non ci sono abbastanza veicoli. I veicoli non sono venduti a prezzi competitivi perché la domanda è insufficiente. I consumatori non acquistano i veicoli perché sono costosi e non ci sono stazioni di rifornimento.
La Commissione propone pertanto un pacchetto di obiettivi vincolanti per gli Stati membri con un livello minimo di infrastrutture per combustibili puliti quali energia elettrica, idrogeno e gas naturale, nonché standard comuni a livello UE per le attrezzature necessarie.
Siim Kallas, Vicepresidente e Commissario responsabile per i Trasporti, ha dichiarato:
Lo sviluppo di combustibili innovativi e alternativi è un modo efficace per rendere l’economia europea più efficiente sotto il profilo delle risorse, ridurre l’eccessiva dipendenza dal petrolio e sviluppare un settore dei trasporti pronto a rispondere alle esigenze del XXI secolo. La Cina e gli Stati Uniti prevedono che entro il 2020 circoleranno complessivamente più di sei milioni di veicoli elettrici. Si tratta di una grande opportunità per l’Europa di assicurarsi una posizione solida in un mercato globale in rapida crescita.
Il pacchetto “Energia pulita per il trasporto” è composto da una comunicazione relativa a una strategia europea per i combustibili alternativi, una direttiva incentrata sulle infrastrutture e sulle norme e un documento di accompagnamento che descrive un piano d’azione per lo sviluppo di gas naturale liquefatto (GNL) nel trasporto marittimo.
La situazione relativa ai punti di ricarica varia sensibilmente all’interno dell’UE. I paesi leader sono Germania, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito.
Nell’ambito di questa proposta, per ogni Stato membro sarà stabilito un numero minimo di punti di ricarica che utilizzeranno lo stesso tipo di connettore (cfr. la tabella in allegato).
L’obiettivo è creare una massa critica di punti di ricarica in modo che le imprese garantiscano una produzione di massa delle automobili a prezzi ragionevoli.
Un connettore universale a livello UE è un elemento essenziale per la diffusione di questo combustibile.
Per porre fine all’incertezza del mercato, oggi la Commissione ha annunciato l’uso del connettore di Tipo 2 come standard comune per tutta l’Europa.
In allegato:
– Tabella con punti di ricarica / veicoli elettrici per ogni Stato membro.