TOYOTA venderà, in Europa, solo auto elettriche o a idrogeno a partire dal 2035, in Italia nel 2019 ci sono stati 59 mila morti premature a causa dell’inquinamento mentre gli europei vorrebbero vedere un incremento netto della mobilità sostenibile entro il prossimo decennio.
TOYOTA cede alle auto elettriche
In vista dell’ormai inevitabile aumento della domanda di veicoli elettrici e per rispettare gli obiettivi per la decarbonizzazione voluti dall’Unione Europea, TOYOTA ha dichiarato di essere pronta a produrre solo veicoli elettrici o a idrogeno per il mercato europeo a partire dal 2035. L’azienda nipponica auspica che entro quella data le infrastrutture europee siano pronte a garantire una rete di ricarica per veicoli elettrici capillare e in grado di produrre sufficiente energia.
Nonostante queste dichiarazioni TOYOTA non cambia idea sul sostenere che la diversificazione delle soluzioni propulsive costituisca un elemento fondamentale per garantire una mobilità più pulita e sostenibile, in ottica anche delle diverse situazioni economiche dei singoli stati. L’azienda produce già diversi veicoli elettrici o ibridi Plug-In che puoi trovare nella nostra Guida alle auto elettriche.
Inquinamento: in Italia 59 mila morti premature
Secondo uno studio condotto dall’Agenzia Europea per l’ambiente denominato “Health impact of air pollution in Europe”; nel 2019 in Italia sono morte prematuramente a causa dell’eccessivo inquinamento 59 mila persone. Questo dato corrisponde al 17% sul totale delle morti legate alla medesima causa in Europa. Questa percentuale è da considerarsi un campanello d’allarme in quanto la popolazione italiana rappresenta solo il 13,5% della popolazione totale dei 27 paesi europei analizzati.
In particolar modo nel nostro paese le polveri sottili sono state la causa di 49.900 morti, il biossido d’azoto ne ha causate 10.640 ed infine 3.170 vittime sono ricollegabili all’ozono.
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Studio Ipsos: 8 europei su 10 vogliono più mobilità sostenibile
Secondo un’indagine Ipsos l’80% degli europei vorrebbe assistere a una maggiore diffusione di veicoli elettrici e ibridi nel prossimo decennio. Dallo studio emerge anche preoccupazione per i costi elevati dei mezzi ecologici e una scarsa conoscenza tecnica.
La maggioranza degli intervistati si aspetta di più dalle case produttrici in termini di riduzione dei prezzi e autonomia delle batterie, mentre poco più di un terzo degli intervistati sostiene che sono disponibili ancora troppe poche stazioni di ricarica.
Per sfatare quest’ultima paura puoi consultare la mappa delle stazioni di ricarica presenti in Italia.
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