Tesla vuole iniziare i test del robotaxi in Cina, Apple e Rivian per la nascita dell’Applecar ed il trattato ONU della plastica non vedrà luce nel 2024.
Tesla: test del robotaxi in Cina
Tesla sta pianificando di testare il suo Robotaxi in Cina, e durante una visita nel Paese, Elon Musk ha ottenuto il via libera per portare il progetto sulle strade di Shanghai da alcuni funzionari del governo. Tuttavia, non sono ancora state fornite informazioni precise su quando inizieranno i test effettivi. Il governo locale ha accolto con favore la proposta di Musk e si è mostrato disponibile a collaborare per il successo del progetto.
La Cina, che già ospita alcune iniziative di taxi a guida autonoma sul proprio territorio, vede questa opportunità come un modo per fare ulteriori progressi nel campo della guida autonoma.
Anche se le autorità locali hanno mostrato interesse nel progetto Robotaxi, al momento non hanno ancora dato il via libera alla sperimentazione dell’attuale versione del Full Self-Driving sulle vetture. Tuttavia, durante la visita di Elon Musk a Shanghai, sono state discusse diverse questioni, tra cui lo sviluppo futuro del Full Self-Driving. Musk ha anticipato che la prossima versione rappresenterà un notevole avanzamento in questo campo.
Apple Car: potrebbe nascere grazie a Rivian
Sembra che il progetto della Apple Car stia tornando in auge, e questa volta potrebbe coinvolgere una partnership con Rivian, una startup americana specializzata nella mobilità a zero emissioni. Secondo quanto riportato da DigiTimes, Rivian potrebbe fornire la piattaforma e le fabbriche necessarie per la realizzazione del veicolo, mentre Apple si concentrerebbe sulla connettività e sulla tecnologia di guida autonoma.
Nonostante i dubbi e le incertezze che hanno circondato il progetto nel passato, sembra che Cupertino stia nuovamente valutando l’idea di entrare nel settore dell’auto elettrica. Resta da vedere se questa volta il progetto verrà effettivamente realizzato e quale forma assumerà la presunta partnership con Rivian.
Riduzione plastica: trattato dell’ONU ostacolato
È un peccato sentire che i negoziati per il Trattato ONU sulla plastica non siano riusciti a consolidare un testo da approvare a novembre. Dopo una settimana di trattative a Ottawa, in Canada, i progressi sono stati scarsi e la plenaria si è conclusa con delusioni e incertezze. La “bozza zero” del Trattato, che conteneva opzioni per il testo finale, è stata oggetto di razionalizzazione durante i negoziati, ma il tempo per giungere a una sintesi è stato insufficiente.
Il fatto che la quarta sessione del comitato negoziale intergovernativo sia quasi collassata è preoccupante, anche se è stato adottato un programma di lavoro formale per portare avanti i negoziati fino a novembre, quando si terrà l’ultima sessione in Corea. Tuttavia, c’è il timore che questo possa non essere sufficiente a raggiungere un accordo definitivo. La società civile resta amareggiata e spera che i paesi possano trovare un terreno comune per affrontare il problema della plastica nell’ambiente.
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