Il prototipo CityAirbus è pronto per il decollo, le auto elettriche più vendute in Italia di aprile e rischio incendi in aumento.
Airbus: l’auto volante è pronta
L’auto volante di Airbus, nota come CityAirbus, è pronta per il decollo dopo aver superato la fase di sviluppo nei tempi previsti. Il prototipo è stato presentato in Germania, dove inizierà il collaudo. Questo veicolo, dotato di otto rotori e motori elettrici, sarà testato presso il nuovo centro dedicato al collaudo dei sistemi eVTOL a Donauwörth, sempre in Germania. Il CityAirbus, con una classe di due tonnellate, è progettato per iniziare le vendite nel 2025 e ha già completato 242 voli sperimentali, coprendo una distanza di 1.000 km e sottoponendosi a test nella galleria del vento.
Con un’apertura alare di circa 12 metri, è progettato per avere un raggio d’azione di 80 km e una velocità di crociera di 120 km/h, ideale per operare nelle aree urbane. Inoltre, il prototipo promette di essere silenzioso, con un livello di rumore di circa 65 dB durante il volo e 70 dB durante l’atterraggio.
Auto elettriche: le più vendute di aprile in Italia
Nel mese di aprile, sono state immatricolate 3.208 vetture full electric, con una quota di mercato del 2,3%, rispetto alle 3.992 immatricolazioni e alla quota del 3,1% registrate nello stesso periodo del 2023. Questo calo è in netto contrasto con la crescita del resto del mercato automobilistico, che ha registrato un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente.
Nonostante il calo delle vendite complessive, la Tesla Model Y si conferma come l’auto elettrica più venduta in Italia, seguita dalla Volvo EX30 e dalla Jeep Avenger. Tuttavia, è interessante notare che la Fiat 500e, un’auto elettrica italiana, si è classificata solo all’ottavo posto nella classifica delle vendite, evidenziando sfide nel mercato domestico per i produttori italiani.
Rischio incendi: in aumento a causa del riscaldamento globale
Il riscaldamento globale sta aumentando il rischio di incendi in tutto il mondo, e questa minaccia non risparmierà nemmeno regioni che in passato erano considerate meno vulnerabili. Secondo uno studio recente pubblicato nella sezione “Natural Hazards and Earth System Sciences” di European Geosciences Union, entro il 2100 il rischio di incendi diventerà elevato anche in regioni del mondo precedentemente considerate meno soggette a questo tipo di disastri.
Questo significa che è fondamentale adottare strategie di difesa del territorio e di pronto intervento per mitigare gli effetti dei futuri incendi. Tuttavia, è altrettanto importante che queste strategie siano di lungo termine e mirino a affrontare le cause sottostanti del cambiamento climatico, anziché limitarsi a soluzioni palliative che potrebbero non essere sufficienti a contrastare il problema.
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