Apple Car in arrivo nel 2028, Opel dal 2025 sarà solo elettrica e Fusione dei ghiacciai alpini
Apple Car: il 2028 potrebbe essere l’anno di arrivo
Il progetto della Apple Car, noto come “Project Titan“, potrebbe vedere la luce del sole nel 2028. Inizialmente, Apple aveva l’ambizioso obiettivo di sviluppare un veicolo elettrico a guida autonoma, ma ora sembra che la società stia puntando a un’auto che assista nella guida in autostrada.
Questo veicolo richiederebbe comunque l’attenzione del conducente, che dovrebbe essere pronto a intervenire in qualsiasi momento. Il progetto ha già assorbito notevoli risorse finanziarie, con una spesa di circa 1 miliardo di dollari all’anno.
Opel: casa a zero emissioni dal 2025
Opel ha annunciato una strategia ambiziosa per diventare una casa automobilistica a zero emissioni. Nel 2024, la Casa presenterà le nuove Opel Grandland e Opel Crossland, segnando l’inizio di questa transizione.
Dal 2025 in poi, Opel prevede di presentare solo auto esclusivamente elettriche, abbracciando completamente la mobilità a zero emissioni. Questo passaggio verso l’elettrico si svolgerà in due fasi, con la prima fase già avviata alcuni anni fa, dove sono stati introdotti modelli a batteria attualmente in commercio come l’Opel Mokka e l’Opel Astra. La seconda fase vedrà invece la produzione di solo vetture completamente elettriche.
Ghiacciai alpini: a rischio il 65% del volume
Il tasso di riscaldamento globale previsto nei prossimi decenni avrà un impatto significativo sulle masse glaciali dell’arco alpino. Secondo le proiezioni, a causa di questo aumento della temperatura, potremmo perdere il 65% del volume di ghiaccio entro i prossimi 25 anni, con il ritiro del fronte glaciale dei principali ghiacciai fino a 3 km, anche a quote elevate.
Anche in un scenario ottimistico in cui il riscaldamento globale si fermasse oggi, si prevede comunque una perdita del 34% del volume dei ghiacciai alpini entro il medesimo periodo. Nel caso in cui continuiamo sulla traiettoria attuale di aumento delle temperature, che potrebbe portare a un aumento di +2,1-2,9°C entro la fine del secolo, si prevede che le masse glaciali si dimezzeranno entro il 2050, con una perdita di 2/3 del volume se il tasso di riscaldamento segue la tendenza registrata nell’ultimo decennio.
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